google.com, pub-2477106006341552, DIRECT, f08c47fec0942fa0

 

 

Commenti

  1. Serena dice

    Te l’ho già detto altre volte ma mi ripeto con piacere nel complimentarmi per questi post di contenuto. Nel Lazio non sono utilizzati per cui non ho dimestichezza con i talli ma mi hai dato molti spunti e mi hai messo curiosità di provarli, grazie della condivisione. Un abbraccio

  2. Elena Gnani dice

    Confesso la mia ignoranza, non li avevo mai sentiti nominare prima di leggere questo post. E ovviamente non li ho neanche mai assaggiati. Chissà se riesco a trovarli al mercato

  3. Marina dice

    Ciao Lisa, confesso la mia ignoranza in materia… non sapevo nemmeno che esistessero questi talli!
    Grazie delle dritte!

  4. Edoardo dice

    Fantastico post, che mi ha fornito le conferma che sospettavo. E ora che le piante di aglio in terrazzo (sono 8 in tutto) hanno i talli belli alti, mi sale l’acquolina in bocca! 🙂

  5. Norma dice

    Buonissimi, li ho già provati o almeno credo siano la stessa cosa, li avevo acquistati a Chicago, quando è stagione si trovano facilmente nei Farmer Market però quelli che ho usato io erano un po’ più formati ed avevano un po’ di bulbo nella parte inferiore. Ne ho fatto delle buonissime frittelle con della pastella. Spero proprio di ritrovarli anche qua ma fino ad adesso non ne ho ancora visti.

  6. Panone Pasquale dice

    In Abruzzo con l’aglio rosso di Sulmona si fa di tutto con i talli! e si vendono anche su amazon! e anche li cengono chiamati in dialetto “li cazzitte dell’aglio”!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recipe Rating




Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.